Morosi Energia Elettrica: un Debito di oltre 1 Miliardo di Euro che pagheranno tutti gli Italiani

In arrivo importanti novità al riguardo della bolletta luce. Come ufficialmente ha stabilito l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ex Autorità dell’Energia che ora si occupa anche di gas e servizio idrico, il debito accumulato dai morosi del valore di oltre 1 miliardo di euro, sarà in parte pagato da tutti gli italiani aggiungendo una nuova voce di oneri alla bolletta.

Questa scelta è stata portata avanti ufficialmente con l’idea di sanare il debito a favore delle aziende di produzione e vendita dell’energia elettrica, con il fine ultimo di impedire il fallimento delle attività più piccole, come è accaduto in passato.

Per quanto sia gravemente ingiusto per chi è sempre rimasto in regola e la decisione è vista da molti come poco ragionata, c’è da ammettere che, da un punto di vista sociale, questa situazione dovrebbe smuovere molte realtà locali dove i morosi vengono “lasciati fare”, accumulando debiti anche per migliaia di euro a danno degli altri, fino ad ora in forma fortemente indiretta e poco sentita.

Ma le sorprese non finiscono qui: quest’anno c’è stato un aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas, rispettivamente del 5,3% e del 5%, un trend altalenante che si vede da qualche anno ed è in salita dal 2016. Alcuni siti e articoli citano un futuro aumento fino al 46% nel prossimo anno a danno delle “larghe fasce di popolazione”, citando la delibera 867/2017/R/EEL, che attesta un inevitabile quanto imprecisato aumento dovuto all’attuazione di una riforma tariffaria. Tuttavia, ad ora non c’è alcuna prova che attesti questa previsione, e non viene citato alcuno studio o analista che se ne sia occupato. Nel dubbio, prendiamo questa popolare dichiarazione con le pinze.

Cambiano anche i tempi di prescrizione: con la legge di bilancio 2018 i fornitori possono richiedere gli arretrati per luce, gas e acqua fino a 24 mesi fa e non oltre (art. 1, comma 4, parte 1, sezione 1), rimane a 5 anni per le bollette del telefono (art. 2948 c.c.). Tuttavia rimane a 10 anni la prescrizione per il canone Rai, per cui se non c’è necessità di conservare le bollette di acqua e gas più vecchie di 2 anni, le bollette della luce vanno ancora conservate per 10 anni esclusivamente per dimostrare di essere in regola con il canone.

La prescrizione viene comunque Sospesa nei casi descritti dagli art. 2941 e 2942 c.c. (un periodo di tempo che non vale per il decorrere della prescrizione, ad esempio per occultamento doloso del debito: tutte le volte in cui il debitore pone in essere un comportamento fraudolento, volto a simulare l’adempimento di un debito con artifici e raggiri, la prescrizione si sospende e torna a decorrere solo nel momento in cui il creditore si accorge del dolo) o Interrotta nei casi degli art. 2943 e 2944 c.c. (il periodo di prescrizione viene “reimpostato” e ritorna a decorrere da zero quando avviene una notifica dell’atto di giudizio, domanda in giudizio, atti che costituiscono mora dal debitore, giudice incompetente, si riconosce il debito o il diritto altrui coinvolto o si promuove un procedimento arbitrale). Realisticamente, in questo contesto potrebbe avvenire solo una interruzione. A chi fosse quindi venuto in mente di sfuggire alla sua situazione debitoria con la prescrizione, è difficile che possa accadere una situazione simile in quanto i fornitori si preoccuperanno di inviare periodicamente una richiesta di pagamento che costituisce in mora il debitore.

Finché non si applica una politica più stringente sulla quantità di debito accumulato prima del distacco, e non viene stabilito un Sistema Informativo Integrato da cui le aziende possano accedere, per verificare se un cliente entrante sta fuggendo da un’altra società con cui ha fatto il furbetto (come invece avviene per le Compagnie di Assicurazione e per gli Istituti di Credito), non sarà mai possibile eliminare con efficacia il problema. Solo applicando soluzioni alla radice sarà possibile debellare queste grandi cifre che vanno a pesare sulle tasche degli onesti.

L.S.