Cattive Esperienze con l’Impresa di Pulizie? arriva il Tempo per Sostituirla

Avere cattive esperienze con una impresa di pulizie è molto comune. Addetti che non fanno bene il loro lavoro e ditte che mal gestiscono gli operatori, sono solo alcuni esempi di questa (a volte) spiacevole vicenda che affligge condomini in tutta Italia. Viene quindi da chiedersi, quando ci si trova in questa situazione, cosa si possa fare.

L’assemblea può decidere di revocare l’incarico all’impresa corrente e/o sostituirla; il Codice Civile non specifica nulla al riguardo, come invece fa per manutenzioni, riparazioni e quant’altro; per cui in questo caso vale l’art. 1136 c.c. sul quorum deliberativo generale che recita:

  • in prima convocazione è necessario il voto favorevole della maggioranza dei presenti all’assemblea ed almeno la metà del valore millesimale dell’edificio;
  • in seconda convocazione è necessario il voto favorevole della maggioranza dei presenti all’assemblea ed almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.

Il contratto, essendo di prestazione d’opera, può essere in qualunque momento recesso, pur mantenendo l’obbligo di dover risarcire la ditta dai danni conseguiti con tale azione (mancato guadagno). Tuttavia, in caso di inadempimento da parte della ditta, ci si può rifiutare di effettuare i versamenti (art. 1460 c.c.); quest’ultimo punto è molto importante se il recesso è indotto dal pessimo o mancato lavoro della ditta, in quanto altrimenti ci si vedrebbe costretti a finire di pagare la quota del periodo in corso, più le quote eventualmente mancate, e quelle che verranno fino alla scadenza del contratto.

Se le ragioni non sono frutto di una inettitudine così estrema della ditta, sarebbe quindi più saggio terminare il contratto alla sua scadenza, piuttosto che continuare a pagare le stesse somme ma rimanendo senza alcun servizio.

Esiste poi, un altro tipo di situazione sempre più ricorrente, riguardo la gestione delle pulizie delle parti comuni e scale, che andrebbe gestita in maniera adeguata e legale; e questo succede quando viene deciso in assemblea, per ottemperare alla mancata

L.S.