Il 2018 porta vento di cambiamento e il dovuto supporto alle famiglie disagiate, includendo bonus di vario tipo e altri sussidi di natura economica. Oggi parleremo di due novità annunciate recentemente.
Il reddito di inclusione è un contributo costituito da una somma mensile, distribuita fino a un periodo massimo di 18 mesi, che può variare tra i 190€ e i 485€ a seconda dei casi valutati individualmente.
E’ designato specificatamente per combattere la povertà; infatti, ha requisiti molto restrittivi che devono essere posseduti in toto e la mancanza di uno solo di essi impedisce l’ottenimento di questo sussidio, e sono:
- ISEE non superiore a 6’000€;
- ISRE (ISR, o Indicatore Situazione Reddituale, diviso la scala di equivalenza ISEE) non superiore a 3’000€;
- patrimonio immobiliare escluso abitazione principale non superiore a 20’000€;
- patrimonio mobiliare non superiore a 6’000€, soglia che può alzarsi di 2’000€ per ogni membro del nucleo familiare oltre il primo, fino a un massimo di 10’000€.
Al fine di reintegrare nella società chi si avvale di tale supporto, è necessario anche accettare e seguire determinati obblighi, come mandare i figli a scuola e impegnarsi nella ricerca attiva del lavoro, nonché frequentare i corsi di formazione che saranno proposti per la durata di questo beneficio.
Il reddito di inclusione è disponibile dal 1° gennaio 2018, e si può presentare domanda a partire dal 31 dicembre 2017 presso l’INPS.
Il bonus mobili 2018 è una agevolazione costituita dalla detrazione sull’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) dei costi sostenuti per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici (nuovi, non usati, classe minima A+) destinati ad abitazioni che hanno sostenuto, stanno sostenendo o sosterranno lavori di ristrutturazione (in un periodo a partire dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018).
La detrazione sull’Irpef ammonta al 50% e può essere accumulata una spesa massima di 10’000€, ripartita in 10 rate annuali di pari importo; ciò significa che, nel caso in cui un anno solo non bastasse, per totalizzare la detrazione accumulata si possono impiegare anche diversi anni. Per ottenere il rimborso, i mobili devono essere acquistati tramite bonifico bancario o carte di credito/debito; si dovranno conservare i seguenti documenti relativi ai mobili che si acquistano:
- ricevuta del bonifico bancario dal quale emerga causale del versamento, la data e numero della fattura, dati del richiedente la detrazione (che può anche non combaciare con l’ordinante), codice fiscale del beneficiario;
- ricevuta di avvenuta transizione, se il pagamento è stato effettuato tramite carta di credito/debito;
- documentazione di addebito sul conto corrente;
- relative fatture;
- dichiarazione di ristrutturazione o, in alternativa, titolo abitativo comunale contenente la data di inizio lavori. Se il lavoro non era obbligatorio, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Nella Definizione delle condizioni di usufrutto di questi bonus, ce ne sono un paio (come la valutazione del patrimonio mobiliare o la verifica dell’impegno nella ricerca attiva del lavoro) che potrebbero cadere in interpretazioni varie; ma possiamo pensare certamente che, essendo questi Bonus gestiti dall’INPS, avremo a disposizione i migliori specialisti e valutatori tecnici.
Prepariamoci quindi per un 2018 speranzoso, cercando di prendere al volo tutti i sussidi che ci verranno offerti.
L.S.