Il Centro Storico è spesso il gioiello di una città. Ne consegue quindi che gli edifici e i condomini al suo interno abbiano forti limitazioni legali sui metodi e tipi di ristrutturazioni disponibili, senza poi contare il dovere di mantenere il decoro architettonico. Come fare quindi con un edificio incrostato, scurito dallo smog e dalla polvere, che mostra i segni del tempo e di segni graffitici di dubbio gusto?
Entra quindi in gioco una tecnica purtroppo troppo poco considerata: la sabbiatura. Essa consiste nell’uso di un getto di sabbia e aria che erode la superficie di un materiale, cancellando in modo efficace le tracce di sporco accumulate in decenni di depositi. A volte viene unito a una quantità esigua di acqua per catturare la polvere e abbatterla, impedendo che si sollevi con tutti i fastidi del caso. Un’altra tecnica particolare un po’ diversa, fa invece largo uso dell’acqua tramite un idrante al fine di inumidire il materiale ed effettuare un lavaggio meno aggressivo, a volte anche mancando del tutto l’elemento abrasivo tipico della sabbiatura. Una sabbiatura con inerte grossolano inoltre permette di rimuovere specifiche parti ammalorate di un intonaco e trattare la superficie in preparazione all’applicazione di nuovo intonaco: ciò è molto più veloce ed economico rispetto alla rasatura classica.
E’ bene notare che, per quanto possa essere utile ed efficace sia per edifici di interesse storico/artistico che non, non sempre è possibile effettuarlo, o potrebbe non trovare particolare utilità dallo stato dell’edificio. Pertanto, sarebbe saggio richiedere la valutazione di un esperto o della ditta stessa a cui ci si vuole rivolgere prima di effettuare i lavori.
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L.S.