L’Autogestione delle Case Popolari è un particolare tipo di gestione autonoma dei residenti. Si differenzia da una normale autogestione, in quanto composta non solo dagli assegnatari dei vari locali abitativi, ma anche da una figura di controllo (verifica e gestione dei pagamenti delle quote) e mediazione fra le parti (Ente gestore dell’edificio, Amministrazione Comunale, servizi vari come forniture di acqua, luce, gas, etc); questa figura può essere definita, a seconda del regolamento locale (Leggi Regionali, Regolamenti Comunali o Provinciali), presidente, rappresentante, amministratore dell’autogestione o autogestione-condominio.
I nostri legislatori purtroppo non si sono mai preoccupati di fare chiarezza e regolamentare con efficacia questa realtà, lasciando questo compito alle Regioni e alle Provincie che hanno tamponato in questo secolo (il progetto nasce nel lontano 1903) con Leggi Regionali e Delibere locali tutt’altro che chiare, complete e consistenti. Viene così spesso lasciato spazio all’interpretazione che poi potrebbe non combaciare con un’altra località, in quanto farà fede alla sua Legge Regionale di appartenenza e ad altre Delibere locali.
Tuttavia, con la riforma del condominio attuata con la legge 220/2012, c’è stato un cambiamento riguardo l’amministratore dell’autogestione: l’art. 1129 c.c. ora cita che le nuove disposizioni sulla nomina, revoca e compiti: “si applica anche agli edifici di alloggi di edilizia popolare ed economica, realizzati o recuperati da enti pubblici a totale partecipazione pubblica o con il concorso dello Stato, delle regioni, delle province o dei comuni, nonché a quelli realizzati da enti pubblici non economici o società private senza scopo di lucro con finalità sociali proprie dell’edilizia residenziale pubblica”. In mancanza di ulteriori informazioni, si può presumere che la figura dell’amministratore (o in qualunque altro modo sia stato precedentemente chiamato), debba seguire gli stessi doveri e gli stessi metodi di nomina e revoca di un amministratore di condominio. Dopotutto, anche se in modo molto più semplificato, articoli simili al 1129 c.c. possono essere trovati nelle varie leggi regionali e delibere, come nel caso della delibera del consiglio comunale n°35/2014 di Lecce, la quale parla di un presidente con carica annuale, che può essere revocato in un qualunque momento o riconfermato in assemblea ordinaria annuale, che ha doveri comparabili alla figura dell’amministratore, come: la riscossione di rate, l’effettuare il rendiconto annuale e il preventivo dell’anno successivo, il convocare annualmente la predetta assemblea (etc), ai quali poi si aggiungono doveri specifici dell’autogestione, ovvero dare conto della situazione all’Ente Gestore e fornire ad esso i verbali di assemblea.
In ogni caso, l’Ente gestore, di norma dovrebbe fornire le leggi e i regolamenti di riferimento per la rispettiva realtà locale tramite il loro sito o rivolgendosi presso la loro sede.
Molte gestioni, in passato costituite sotto il nome di Istituto Autonomo Case Popolari (IACP), oggi si ritrovano transitate sotto nuove nomeclature a causa della trasformazione indetta dalle leggi regionali di appartenenza in enti non economici dotati di una maggiore autonomia. Ad esempio, per effetto della L.R. 22/2014 della Regione Puglia, abbiamo una suddivisione del territorio in zone gestite ciascuna da una Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare (ARCA): ARCA Nord Salento si occupa della provincia di Brindisi, ARCA Sud Salento si occupa della provincia di Lecce, ARCA Puglia Centrale si occupa della provincia di Bari e Barletta-Andria-Trani, ARCA Jonica si occupa della provincia di Taranto e infine ARCA Capitanata si occupa della provincia di Foggia.
Qui di seguito elenchiamo i vari regolamenti locali a cui le località nella Regione Puglia fanno riferimento. All’interno di essi, oltre a diritti e doveri degli affituari, nonché i predetti argomenti, sono anche indicati i requisiti per avere la possibilità di richiedere l’assegnazione di un alloggio:
Legge Regionale: L.R. 10/2014
Regolamento Provincia di Bari e Barletta-Andria-Trani: Diritti e Doveri dell’Assegnatario (2016)
Regolamento Provincia di Brindisi: Carta dei Servizi (2008) con modifiche al 2013
Regolamento Provincia di Lecce: Regolamento per l’Autogestione (1996) con modifiche al 2014
Regolamento Provincia di Taranto: Carta dei Diritti e Doveri degli Assegnatari (2014) con modifiche al 2017
Regolamento Provincia di Foggia: fa riferimento alla L.R. 10/2014 (ci riserviamo di allegare il link a una eventuale Legge locale appena ARCA Capitanata ci darà risposta)
L.S.