Abusivo in Casa: Cosa fare?

Purtroppo, accade sempre più spesso questo terribile reato: torni a casa dopo una lunga giornata fuori, e ti ritrovi la serratura cambiata con un abusivo dentro. Un evento del genere farebbe entrare nel panico chiunque, sfrattati da casa propria con un estraneo che se ne è appropriata e rovista nelle tue cose.

Purtroppo, c’è poca tutela legale per il proprietario, dando tolleranza all’abusivo e perdendosi nella burocrazia, con procedure di sgombro che tardano ad arrivare. L’idea di svegliarsi da questo brutto sogno in poco tempo è solo un’illusione, rendendo una sistemazione di ripiego richiesta come momentaneo aiuto quasi una certezza nel tempo.

Con un recente Decreto Legge (D.L. 20/02/2017 n° 14), per iniziare a disporre lo sgombero si può presentare domanda presso i Carabinieri o la Procura della Repubblica, che disporranno lo sgombero rivolgendosi al Prefetto per dare azione alle parole. Tuttavia, la novità consiste nel poter accelerare in parte il processo rivolgendosi personalmente e direttamente presso il Prefetto senza utilizzare uno dei predetti “intermediari”. Ma qui iniziano le prime grane: il Prefetto ha bisogno di dover prima valutare tutti gli immobili da sgomberare se non siamo soli, al fine di dare priorità ai casi più delicati; tiene conto dei possibili disturbi all’ordine e alla sicurezza pubblica; i diritti dei proprietari nei confronti dell’immobile occupato; la necessaria assistenza che dovrà essere fornita agli abusivi (!).

Solo dopo il termine di queste valutazioni, il Prefetto procederà a fornire una data di sgombero o suo rinvio, nonché le modalità e i dettagli sullo spostamento e assistenza degli abusivi.

Oltre a operare di libero arbitrio, il Prefetto potrebbe anche decidere di negare la richiesta di sgombero. In questo caso, per combattere questa incompetenza che lascerebbe la casa in mano a dei meri criminali, si può presentare contestazione presso il Tar, che procederà all’annullamento di tale decisione del Prefetto, oltre che disporre per emettere un ulteriore provvedimento al fine di liberare finalmente l’abitazione. Purtroppo, del tempo perso senza l’abitazione non si ha diritto ad alcun tipo di risarcimento.

Una recente decisione del Tribunale di Roma (sent. n. 21347/2017) ha tuttavia dato responsabilità del mancato pagamento del canone d’affitto di un moroso diventato abusivo, al Ministero dell’Interno, poiché ha arrecato danno dilungandosi senza operare allo sgombero dell’abitazione, ordinando quindi un risarcimento. Il proprietario non ha dovuto dimostrare il danno ricevuto, in quanto ne dà prova il fatto della perdita stessa dell’immobile di natura fruttifera che non può quindi consentire al ricavo di utilità a causa dell’occupazione.

Speriamo che questo gravissimo problema, che si fa tanto parlare nei telegiornali con i suoi numerosi casi, riceva le dovute attenzioni e soluzioni al più presto possibile. Nel frattempo, il modo più efficace è operare da soli per prevenirlo, montando sistemi di sicurezza, blocchi alle serrande delle finestre, serrature più affidabili e resistenti e similari.

L.S.