Le Regole sul Posto Auto in Condominio

Quello del posto auto è un problema molto comune in città: ogni nucleo famigliare dispone almeno di un veicolo, abitualmente anche 2. E tutti i membri di un condominio hanno interesse a parcheggiare nel luogo più vicino alla propria abitazione. Per questo motivo, a volte vengono applicate delle regole che consentono di far valere i propri diritti sul posto auto, e rendere la situazione meno spiacevole.

Talvolta il cortile condominiale è utilizzato per la sosta di automobili e motocicli, o sono disponibili parcheggi o spazi dove è possibile sostare con una certa vicinanza rispetto all’abitazione. Tuttavia lo spazio non è sempre sufficiente a ospitare tutti i veicoli. In quanto non ci sono regole stabilite ed è di personale interesse far valere i propri diritti, se nessuno si lamenta della corrente situazione, non è necessario formare delle nuove regole. In ogni caso, è diritto di ogni condòmino usufruire del cortile, poiché proprietà comune, per cui non si può assegnare permanentemente un posto auto a un condòmino, neanche se intenda pagare una spettanza. In caso di attriti fra vicini, può essere utile stabilire in assemblea dei turni di parcheggio o altra regola (es. “al primo arrivato”). La mancanza di una ragionevole soluzione consente al condòmino o ai condòmini esclusi o penalizzati di rivolgersi al giudice per risolvere per vie legali la questione. E’ bene notare che il diritto è atto a consentire il parcheggio della prima auto: è concesso parcheggiare la seconda auto, se posseduta, solo se tutti i condòmini hanno possibilità di parcheggiare la loro prima auto. In aggiunta, è bene notare che è consentita la sosta, non l’abbandono: lasciare il veicolo per mesi costituisce alterazione della destinazione delle parti comuni e quindi, lesione al diritto degli altri. A differenza dei normali parcheggi pubblici, nel caso in cui qualcuno parcheggi male (es. in doppia fila, occupando posti multipli, ostacolo alla manovra, etc.) non possono intervenire le forze dell’ordine, proprio perché privato; è possibile stabilire sanzioni nel regolamento di condominio o sporgere denuncia per violenza privata (definita come “chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa”, in questo caso obbligare con prepotenza a sopportare l’inciviltà dimostrata).

Il posto auto condominiale può tuttavia essere ottenuto ad uso esclusivo tramite usucapione, seguendo determinati requisiti: bisogna, per 20 anni di seguito, aver utilizzato il posto come di esclusiva proprietà in modo che può essere comprovato (ad esempio con ostacoli adatti ad impedirne l’uso ad altri condòmini). Requisito essenziale dell’usucapione è anche il possesso pacifico: se quest’azione provoca discussioni e contrasti da parte degli altri condòmini, non è di certo un possesso ben accetto dagli altri e pacifico, ma piuttosto una prepotenza.

E’ possibile, e anche pratica comune, chiudere il parcheggio privato del condominio con un cancello o altri sistemi di sicurezza al fine di escludere i non appartenenti di utilizzare i posti auto. E’ sufficiente la maggioranza assoluta in millesimi dei votanti per avviare i lavori, purché a tutti i condòmini sia garantita l’entrata e gli strumenti necessari all’accesso (es. chiavi/telecomando).

Se si vuole utilizzare il cortile condominiale ma non è stato ancora adibito al parcheggio, è necessario raggiungere un quorum di 667 millesimi dei votanti a favore per conseguire tale scelta. Nel caso di giardino, la quota sale a 800 millesimi. Se si vuole stabilire l’impedimento verso i non appartenenti al condominio di parcheggiare nelle predette aree o nel parcheggio condominiale, è necessaria la maggioranza assoluta.

Infine, se si ha spazio a volontà e si vorrebbe considerare l’idea di alleggerire i costi annuali da sostenere, si può adibire uno o più parcheggi di possesso del condominio per l’affitto rivolto a terzi. Questa volta, la scelta deve essere unanime.

Per quanto oggi viviamo in una giungla di cemento e asfalto, c’è sempre la possibilità di risolvere problemi come questi, certamente di minore importanza rispetto ad altri, applicando un po’ di civiltà e rispetto reciproco.

L.S.