Parliamo del Prestito Vitalizio Ipotecario, e perché non è una buona idea farlo

Il Prestito Vitalizio Ipotecario è una forma di finanziamento rivolto agli over 60 che dispongono di un immobile residenziale. La banca fa una valutazione dell’immobile in questione, paga una quota del valore in base all’età del proprietario (in genere da un minimo del 15% a un massimo del 50%) e l’immobile viene ipotecato.

Per quanto questa improvvisa liquidità possa far molto comodo, gli interessi, anch’essi calcolati in base alla situazione, si accumulano negli anni, fino al momento della morte dell’anziano. E’ qui che il vincolo di restituzione ha atto: gli eredi, se vogliono riavere l’immobile, devono pagare la somma prestata con gli interessi accumulati, entro un anno dal decesso. Nel caso in cui non vogliano o non possano pagare, la banca diventa proprietaria a tutti gli effetti dell’immobile che quindi rivende a prezzo pieno.

Per maggiore chiarezza, facciamo un esempio. Giuseppe, 70enne, ha un immobile valutato 100’000 €. Unicredit (secondo le sue tabelle attuali) concede quindi il 25% del valore dell’immobile, pari a 25’000 €. Dopo vari calcoli sull’interesse, immaginiamo che ci sia un tasso di interesse medio annuale del 5%. 20 anni dopo avviene il decesso di Giuseppe. Gli eredi ora, se vogliono ottenere l’immobile, dovranno pagare alla banca ben 50’000 €. Se non riescono a raggiungere tale somma entro un anno dalla morte di Giuseppe, la banca reclama l’immobile e lo rivende a 100’000 €. Giuseppe e i suoi eredi perdono 75’000 €, la banca li guadagna.

Al fine di alleviare questa situazione, la legge (D.L. 22/12/2015, n. 226) consente ai successori di accordarsi con la banca per effettuare una vendita in comune, al fine di estinguere il debito e distribuire il ricavato fra loro, ma solo se la vendita viene effettuata con successo entro i predetti 12 mesi.

Nonostante ciò, è possibile che sia il caso giusto per anziani senza eredi e che non trovano adatte altre soluzioni, come la vendita dell’immobile. La liquidità immediata data dalla banca potrà quindi essere spesa tranquillamente come si vuole e continuando a vivere nella casa ipotecata, in quanto è evidente che non avrebbe importanza dove il denaro finisca alla sua morte!

L.S.