Badante di Condominio: una conveniente soluzione contrattuale

La badante di condominio (o badante condominiale) è una figura lavorativa di recente introduzione.

Assunta dal condominio, permette di frazionare il suo lavoro come badante/colf fra i vari condòmini in base alla necessità, permettendo quindi un risparmio anche considerevole. Di contro, questa soluzione è adatta solo qualora gli anziani condòmini siano ancora autonomi: se così non fosse sarebbero necessarie molte più attenzioni di quante la badante potrebbe dare, dovendo assistere più di una persona.

Il progetto a fine 2015 ha preso rapidamente piede a Bologna, Torino, Verona, Milano, Firenze, Roma e Messina, spesso affiancato da un contributo economico da parte del Comune, ed è in rapida espansione in tutta Italia, ricadendo sotto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro da proprietari di fabbricati. Pertanto, fanno parte di questa possibilità anche altri lavori come la babysitter, gli operatori sociosanitari, le colf e tutte le altre mansioni assistenziali di interesse comune che possono essere condivise.

Per l’assunzione, il rapporto di lavoro va comunicato ai Servizi per il lavoro della propria Regione tramite modello Unilav Assunzione, e non all’INPS. Il contratto può essere stipulato a nome del condominio, oppure dell’amministratore o sua società.

Il contratto segue determinate restrizioni:

  • l’orario di lavoro non può superare le 40 ore settimanali. E’ possibile stabilire un contratto anche part-time;
  • il costo è esclusivamente a carico dei condòmini che ne usufruiscono;
  • la badante può prestare servizio in luoghi definiti del condominio, ossia: nell’appartamento di uno o più condòmini, oppure nella sua stessa abitazione; quest’ultima va bene se trovasi all’interno del condominio o nell’ambito condominiale stesso.

Data la grande quantità di anziani condòmini in difficoltà e con poca disponibilità economica, speriamo che questo tipo di contratto venga promosso dai Comuni di tutta Italia, anche con parziale supporto economico per i più bisognosi, come avvenuto a Bologna, al fine di garantire una migliore qualità della vita.

L.S.