Parcheggio Disabili: come usufruirne

La vita dei disabili purtroppo è costellata di problemi e difficoltà. Fortunatamente, esistono agevolazioni che alleviano gli sforzi che devono sopportare, e tra essi ci sono i parcheggi.

Il parcheggio per disabili è specificatamente designato per agevolare l’uscita e l’entrata dal mezzo grazie alle sue dimensioni generose (larghezza minima 3,20 m e lunghezza minima 6 m), un posizionamento e orientamento che facilitano il parcheggio e una maggiore vicinanza nei luoghi di interesse. Oltre a essere presente in luoghi pubblici e nelle città, è possibile anche richiedere un parcheggio presso la propria abitazione.

Per poterne usufruire, è necessario richiedere un contrassegno al Comune. Il contrassegno, così come il parcheggio, è riservato a chi ha capacità di deambulazione sensibilmente ridotta o è non vedente. Per presentare domanda è richiesto quindi una certificazione medica rilasciata dalla ASL che attesti tale disagio fisico.

Il contrassegno è gratuito e ha durata di 5 anni, e sarà possibile rinnovarlo nei 3 mesi precedenti la scadenza, con le stesse modalità dell’iscrizione. Tuttavia è anche possibile richiedere un contrassegno temporaneo di durata inferiore ai 5 anni, in caso di invalidità temporanea, come nel caso di incidenti, infortuni o casi patologici che creano una disabilità non permanente; in questo caso si dovranno però versare dei contributi specificati dal Comune al momento della domanda, e la scadenza farà fede alla presunta durata della disabilità (in ogni caso, è comunque possibile modificare successivamente la durata o rinnovare la domanda, se giustificata dalla ASL).

Il contrassegno, a differenza di quanto molti credono, non è legato al veicolo, ma alla persona. E’ quindi possibile utilizzarlo su qualsiasi mezzo, a patto che sia effettivamente necessitato dal disabile; è purtroppo pratica comune di famigliari che abusano della condizione del caro come giustificazione per usare parcheggi per disabili anche quando non sia presente o non lo si vada a prendere, e quindi non ce ne sia bisogno: questo atteggiamento, oltre che irrispettoso nei confronti dei disabili, è anche un’infrazione soggetta a multa tanto quanto chi non abbia il contrassegno nell’auto.

Il titolare del contrassegno disabili in ogni caso non è giustificato a parcheggiare ovunque capiti, e non è esonerato dal rispettare il codice della strada in alcun modo, mentre è consentita la sosta laddove non dia intralcio al traffico. E’ assolutamente vietato occupare zone in divieto di sosta, passi carrabili, fermate dell’autobus, parcheggio in doppia fila o comunque in ogni altro luogo ove sia specificatamente vietata la sosta o la fermata (Cass. ord. n. 258 9/01/2014). E’ anche tenuto a pagare per la sosta per il parcheggio a pagamento (es. strisce blu): il contrassegno disabili è anche qui irrilevante e non elegge a una esenzione (Cass. Sent. n. 21271/2009), mentre vige l’esonero dalle limitazioni di tempo.

La vita di oggi, così caotica, unita all’indifferenza ed all’intolleranza a qualsiasi cosa, fa sembrare questo giusto diritto (ricordiamocelo: legato a gravi disabilità) un fastidio; ed il realizzarsi di abusi su di esso, anche se per soste temporanee è brutto da vedere e da dare come esempio ai figli in auto. Nello sperare che fra le tante cose che aspettiamo migliorarsi, questa sia la prima.

L.S.